ok. credo di essere una persona piuttosto razionale. beh, forse razionale non è la parola giusta, forse sarebbe meglio dire metodica. o probabilmente la definizione migliore sarebbe "insicura". ma mi sembra davvero una parola poco pertinente. in fondo non è così piacevole.
tutto questo per spiegare che quello che faccio è analizzarmi continuamente e analizzare ciò che mi sta intorno. diciamo che certe cose cerco sempre di spiegarmele.
sono dell'idea che ci sia un motivo per cui le cose accadono. ma, beninteso: non un motivo supremo che guida il mondo e le nostre vite. no. semplicemente azione e reazione; causa ed effetto. tutto qui.
di conseguenza ogni volta che mi succede qualcosa o che voglio prendere una decisione o che c'è qualcosa che mi disturba, mi chiedo "perchè?" e cerco di rispondermi.
che palle, eh?
si, lo so. ma credo che, probabilmente, se non facessi così potrei impazzire. la stabilità per me è una cosa importante. non è mai così semplice andare avanti senza perdere la testa (vedi: scapocciare) e quindi ho bisogno di aggrapparmi alle mie spiegazioni tecniche e teoriche del mondo. mi serve.
detto questo, ecco cosa succede.
io non mi reputo una donna possessiva, ma gelosa si. devo ammetterlo. adesso, io ho sempre pensato che la gelosia sia una brutta malattia da evitare, se possibile. anche perchè può diventare sul serio ossessione e creare dei problemi seri.
ma in questo caso il problema si verifica lo stesso. anche se la gelosia è solo un filino e ci si impegna nella fiducia e nell'allontanamento di pensieri che potrebbero essere dannosi.
voglio dire: ci sono cose a cui mi impongo di non pensare, perchè se lo facessi rischierei l'infarto ogni ora, in determinate situazioni.
infine, ho ancora un'altra premessa da fare: conosco le donne. per quanto possa sembrare o credere di essere un esemplare umano femminile fuori dai consueti schemi, ho sempre gli ormoni a testimoniarmi la mia identità. ormoni che hanno chiaro il loro modo di essere. almeno loro.
perciò, a ridosso di questo, ho la possibilità di fare alcune osservazioni.
c'è una categoria di donne chiamata "ex". e ci rientriamo tutte. più o meno. quindi mi ci metto anche io.
antropologicamente parlando, posso quindi certamente esprimermi su certi comportamenti che rendono una "ex" detestabile e schifabile.
per quanto mi riguarda, e per quanto riguarda quello che io ho sempre cercato di fare, le "ex" dovrebbero sparire nel momento stesso in cui diventano tali.
esempio: x e y stanno insieme. in un'ipotetica realtà dove x è l'uomo e y è la donna, può succedere che x e y vivano una bella storia, ma poi la storia degeneri, degeneri e degeneri, tanto da portare x e y a lasciarsi.
in questo caso y diverrà "ex" di x. (che detto così suona pure un po' cacofonico, ma non è questo l'importante).
teoria n°1: y sparisce. anche perchè abbiamo una certa dignità a dobbiamo rifarci una vita, non creare bave di lumaca dietro quello che non ci appartiene più. è ovvio, può essere difficile, ma tutti possono riuscirci. a mio avviso.
dopo tali fatti, ecco cosa può accadere: x trova z e si mette con z. x e z sono una nuova coppia. felice. va beh dai, non esplodiamo in fuochi d'artificio. diciamo una coppia che ha trovata la meritata (e neanche poi così salda, ma c'è.) stabilità. d'accordo?
teoria n°2: y non dovrebbe intervenire a rompere i coglioni dato che ormai è acqua passata.
certo, per una donna non è mai facile accettare di non essere più la prima per un uomo, anche se è finita. ma, per mio modesto parere, almeno dovrebbe provarci. (io ci sono riuscita e assicuro a tutti che è possibile)
d'accordo.
purtroppo la mia teoria non è sempre applicabile, anzi, quasi mai.
avviene dunque la nuova situazione: x e z stanno insieme e y rompe il cazzo.
e questo può accadere in qualsiasi modo, anche velatamente. ma z se ne accorgerà sempre. perchè y e z sono due donne e quindi riconoscono i comportamente l'una dell'altra.
e per quanto x dica e ridica che a y non gliene frega più un cazzo, io sostengo un assioma: y si fa sentire, ovvero: y è in qualche modo, che in questa sede non voglio indagare (altrimenti subentrerebbe la sopracitata morte da infarto), ancora interessata a x.
quindi, ecco quello che io chiedo: in un ipotetico problema in cui io fossi z e y avesse piuttosto rotto il cazzo, velatamente, ma l'avesse comunque rotto...come sarebbe possibile non pensare a compiere un omicidio?
attendo una risposta.
*d'accordo, forse non sarei mai capace di compiere un omicidio. ma ci sono elementi che mi portano all'esasperazione. possibile che una debba essere costretta a pisciare intorno per delimitare il proprio territorio? non siamo animali! e io sono contrariata.
Se io fossi x mi crogiolerei nel sogno proibito di z e y che fanno la lotta nel fango per me!
RispondiElimina(segreto: è quello che sta probabilmente accadendo)
Problema: se z rompe il cazzo a x perché y rompe il cazzo a lei, la situazione di z con y peggiora. Se z rompe il cazzo direttamente a y, diventa una pazza paranoica. Se z non fa niente, y ha troppo spazio per rompere ancora di più il cazzo.
Soluzione: non entrare in ansia, impedire eventuali incontri a tu per tu tra x e y, tenere le orecchie ben dritte, farsi valere con x senza scadere nella categoria "scenata".
e ricorda che NOI ABBIAMO I DEMONI DENTRO!!!!!!!!!
RispondiEliminaaccetterò il consiglio. fortunatamente è quello che sto già facendo.
RispondiEliminail problema è y che rompe il cazzo a x in questo caso.
altro che lotte nel fango: io romperò culi, se necessario! :P
i DEMONI DENTRO sono importanti per attuare tali propositi.