"io scrivo": una di quelle frasi piccole che si portano dietro troppo. io scrivo perchè ne ho bisogno. sono grafomane, non posso farne a meno. come la droga. una di quelle cose che se non ce l'hai vai in crisi.

mercoledì 27 ottobre 2010

Amare un piumino, si può. ovvero: guerra aperta al freddo!

sotto la coltre insonorizzata, ovattata e calduccia del mio piumino, qualche sera fa, qualcuno mi ha dato l'ispirazione per questo nuovo, inutilissimo e super disimpegnato blog. 
si perchè, giunge il freddo, che è una delle cose che odio di più al mondo (vedi: cose che odio di più al mondo in questo periodo della mia vita), e io cerco di combatterlo in ogni modo possibile ed immaginabile.
ad esempio, l'anno scorso ho comprato un giubbino che potrei usare, credo, con le temperature che ci sono nell'artica Russia. 
pochi giorni fa ho ricomprato i miei stivali EMU, quelli con la lana merino dentro. gli altri li avevo fatti durare due anni e si sono spanati, ne avevo proprio bisogno. e li ho presi. e con quelli non passa un filo d'aria. poco ma sicuro. (e non pensate che mi puzzino i piedi, a me non puzzano i piedi. giuro!)
sto per farmi la sciarpa di pail più lunga, più larga e più cicciona che esista al mondo...voglio proprio vedere se da lì il freddo entra.
ho comprato le calzamaglie da mettere sotto ai jeans, in caso gli EMU non bastassero.
e per tutti quelli che credono che io non stia molto bene, per quanto riguarda il mio fisico, non è ancora finita!
già, perchè, per combattere il freddo, c'è bisogno di un'altra cosa. 
fondamentale. 
perchè il freddo non va combattuto solo fuori, ma anche dentro casa. 
a parte i riscaldamenti, che sono sottointesi. 
sto parlando di una cosa goduriosa e morbidosa, che ti coccola anche se non è una persona.
sto parlando del mio PIUMINO D'OCA. quello che si mette sul letto e si usa senza lenzuola, ma col sacco. quello che, per capirsi, vendono da IKEA.  
quello che usano gli svedesi. (e non solo) 
ma che ovviamente mia mamma non ha potuto comprare lì come tutte le persone normali, ma ha dovuto prenderne uno che diceva lei, nel negozio che diceva lei, spendendo più soldi (e credendo di spenderne meno, come diceva lei), dopo avermi comprato altre due coperte che diceva lei e aver scoperto che, con entrambe le coperte che diceva lei, io avevo ancora bisogno di un plaid di supplemento perchè avevo ancora freddo e aver speso (al contrario di come diceva lei) un sacco di soldi in più. 
fortuna che al terzo tentativo, abbiamo fatto centro.
anche se non ha ancora capito che, come dice lei, è sbagliato, perchè il piumino di IKEA è ancora più caldo e io sono costretta a dormirci col pigiama di cotone, mentre con quello che mi ha comprato lei ci dormo col pigiama di pail. (che ho scritto due volte e non sono sicura si scriva così.)
vi rendete conto di come io possa sentirmi vicina ad Harry Potter in momenti come questi (vedi il post: i mille motivi per cui J K Rowling odia il suo personaggio Harry Potter)? 
sono destinata a vivere una vita in cui nessuno crede MAI a quello che dico, in cui tutti credono che sia meglio come dicono loro, in cui tutti ascoltano gli altri anche se dicono la stessa cosa che ho detto io, in cui io mi accorgo prima delle cose e nessuno mi sente!
giuro!
e non sto facendo AFFATTO del vittimismo.  
allora. 
parliamone. 
tanto tempo fa successe questo. 
io: «mamma, per la mia camera credo sia meglio comprare il letto a soppalco, così è grande ed ottimizza gli spazi, la libreria, una scrivania piccola e una poltroncina»
madreh: «ma il letto a soppalco è brutto ed è difficile da rifare, prendiamo un letto a una piazza, per la scrivania ci facciamo fare un piano da zio che fa il falegname perchè dobbiamo mettere le credenze che ci avanzano e che avevamo fatto fare prima e per i libri mettiamo le mensole, tanto, quanti libri avrai mai?»
risultato? 
io ho una camera che è un buco, 3 metri per 2, nemmeno, e ce l'ho ingombrata da un piano di merda (permettetemi il francesismo) che deve essere per forza stretto e sopra non c'entra niente, non ho cassetti, ho dovuto cambiare due letti e abbiamo dovuto mettere quello che si chiude e ODIO ODIO ODIO le mensole, che non contengono tutti i miei libri e quelli che avanzano li devo tenere ad ammuffire in soffitta. 
madreh, dopo aver guardato la sua opera di idiozia, nel tempo che fu, disse poi: «mi sa che avevi ragione tu.»
fuck. 
e non vi dico le volte in cui questo mi capita col mio fidanzato. 
ma ho divagato, come al solito.
stavo parlando del fatto che ho dei problemi seri col freddo.
e che probabilmente ho dei seri problemi a livello personale e fisico perchè, una persona normale non lo sentirebbe così tanto. 
se pensate che quello che indosso per uscire al clou del freddo è:
SOPRA 
1- canottiera di lana
2- canotta di cotone
3- maglietta
4- felpa o maglione (rigorosamente in lana)
SOTTO
1-calzamaglie
2-calzini
3-stivali di lana merino
IN PIU'
1-giubbino stile omino michelin
2-megasciarpona che copra orecchie, naso e bocca, e possibilmente arrivi sulle spalle
3-guanti
e a volte mi lamento che ho freddo.
e quelli intorno a me mi odiano. 
se questo non è stare male, lascio a voi il giudizio.
se potessi vivrei tutta la vita sotto al piumino. d'inverno però.
si, ti amo amore mio!  
 
  

5 commenti:

  1. E che vivi a Roma, Chiara.
    Pensa se vivessi qui dalle mie parti, in cui spesso al mattino d'inverno ci sono 5 o 6 gradi sotto zero e la nebbia.

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  2. Come diavolo fai a lamentarti del freddo di Roma con tutte quelle cose addosso?!? O.o

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  3. hahaha!!! Mi ti sto immaginando quando arrivi a lezione di hip hop l'inverno...imbacuccata con la sciarpona e le spalle contratte perchè ti danno l'idea che ti scaldi di più :)

    La Ticcer

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  4. si, me lo immagino anche io...
    e vorrei non farlo! ç_ç
    ODIO il freddo!
    viva le magliette scollate e i giacchini di cotone e le scarpe di tela!

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