quando avevo 17 anni ho incontrato quello che credevo sarebbe stato l'uomo della mia vita. lo conobbi al corso di danza, avevamo gli stessi orari. era un anno più piccolo di me. all'inizio non mi importava proprio niente di lui poi...senza spiegazione alcuna mi innamorai come una pera. sperando di averlo per passarci insieme tutta la vita.
in realtà, tutti sono uomini della tua vita a quell'età.
ero piccola e ingenua, e come tutti gli adolescenti mi sono innamorata violentemente di quell'amore di cui solo in quegli anni si è capaci.
ovviamente le cose non sono andate come mi aspettavo, infatti, dopo un paio d'anni la nostra storia finì.
soffrii incredibilmente di un dolore così forte che credevo mi avrebbe uccisa.
ma il fatto che io sia qui a parlarne dimostra che la vita continua e che le cose cambiano e si impara a farsi una ragione di tutte le disgrazie che ci capitano.
però la perdita dell' "amore della mia vita", fu lo stesso un colpo davvero terribile. e come tutte le ragazze mi convinsi di essere stata presa in giro, e che tutto quello che lui mi aveva detto nel tempo passato insieme era falso e non valeva niente.
mi ci volle molto tempo per capire.
solo a distanza di qualche anno mi resi conto di quanto fui cattiva perchè in quel periodo cercai di vendicarmi in tutti i modi, scrivendo cose terribili in modo che potesse star male almeno una piccola percentuale di quanto stavo male io (anche a quel tempo avevo un blog, che è stato cestinato per motivi piuttosto comprensibili).
quando me ne resi conto gli chiesi scusa.
poi è passato altro tempo, e altro ancora.
e dopo sei anni mi sono ritrovata di fronte a reperti archeologici che avevo nascosto nella parte più remota della mia vita, mentendo a me stessa ancora una volta, certa del fatto che non li avrei più ritrovati.
e invece.
e invece eccomi qui quasi 25enne a leggere i bigliettini che ci scambiavamo quando eravamo in preda a tempeste ormonali che ci facevano pensare di stare vivendo dentro una favola. pur sapendo che le favole non esistono.
e dentro a quelle parole sbilenche e piene di errori di ortografia, ci leggo anche un'infinita tenerezza. ci leggo il "x sempre" di chi ancora non ha una precisa cognizione del tempo.
ci intuisco il bisogno disperato di amore di un ragazzo disastrato e di una ragazza timida, che non conoscevano ancora l'amore.
e capisco quanto quello che era poco più di un bambino, per qualche intenso momento della sua vita, creduto eterno, abbia veramente donato sé stesso a me.
e mi rendo conto di quanto fui fortunata a innamorarmi di uno così, e non di uno stronzo qualsiasi, facile da incontrare a quell'età. anche se poi è dovuta finire.
e sono felice che tutto questo faccia parte dei miei ricordi.
ma nonostante la nostalgia di quell'amore così puro e sognatore, adesso sto diventando qualcuno che non avrei mai sognato di essere e che non sarei diventata senza che tutto questo fosse successo.
perchè di lui non potrò dimenticarmi mai.
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