"io scrivo": una di quelle frasi piccole che si portano dietro troppo. io scrivo perchè ne ho bisogno. sono grafomane, non posso farne a meno. come la droga. una di quelle cose che se non ce l'hai vai in crisi.

sabato 30 gennaio 2010

ma esiste...?

Credo che si possano dire molte cose dell'amore.
molti credono che non esista. io ero una di queste. in fondo, se ci si pensa bene, si tratta solo di chimica. 
due persone sentono attrazione l'una per l'altra. si avvicinano. si fondono. 
effetti fisici. dovuti all'odore, al sapore, alla vista.
il problema diventa il coinvolgimento emotivo. perchè allora tutto è più complicato. e quindi non si tratta più solo di chimica. 
chimica+testa=?
l'equazione diventa più difficile. perchè in questo caso ci troviamo di fronte a due variabili imprevedibili e spesso ingestibili. a me viene in mente questo risultato:
chimica+testa=dolore.
in fondo, cosa succede quando uno si innamora e non è corrisposto? quando si innamora ed è corrisposto, ma ha accanto qualcuno che è distratto dal resto del mondo intero? tutti vorremmo una persona completamente dedita a noi. ma spesso ci dimentichiamo che quella dedita a noi è effettivamente una PERSONA.
a volte penso che non sia conveniente innamorarsi.
il problema è che penso anche che l'essere umano non sia in grado di vivere la sua vita in modo completamente isolato. chi riuscirebbe a farlo sarebbe un eremita. e io di eremiti non ne ho conosciuti molti. forse nessuno, a dir la verità. anche se so che esistono. ma sono convinta che anche loro si aggrappino all'amore di qualcuno o qualcosa, per poter sopravvivere. 
siamo come piante: se non riceviamo sole e acqua, ci secchiamo e moriamo. non è così difficile. 
la questione è un'altra probabilmente. non cos'è l'amore? ma, esiste l'amore? 
in fondo è un fenomeno talmente assurdo che si potrebbe essere in grado di cavarsela pensando che sia una magia. non scientificamente spiegabile. non logicamente riconducibile a qualcosa di più semplice e comprensibile. non teorizzabile. una magia. accade perchè abbiamo il potere di fare in modo che accada, se solo lo vogliamo. se solo ci concentriamo. 
e non ha bisogno di studio. è una di quelle verità totali, che esistono. punto. ci si deve accontentare di questo. scientificamente potrebbe essere denominato ASSIOMA. l'assioma è quella verità indimostrabile che è assoluta e c'è. 
a me sembra buffo pensare che in una scienza esatta ci sia una di quelle verità inspiegabili.
esiste perchè è così e basta. come dire "è così perchè si."
e se c'è e basta, allora deve esistere per forza. 
purtroppo per far si che esista, bisogna crederci. e qui sta il vero problema. 
tanta gente si lamenta di non riuscire a trovare l'amore. dicono che non esiste più. che le persone si scambiano fluidi, effusioni. ma nient'altro. che c'era una volta, ma adesso si sono dimenticati tutti come si fa.
è ovvio.
è impossibile essere certi dell'esistenza di qualcosa in cui non si crede.
è come Babbo Natale: io so che esiste perchè ci credo, ma non l'ho mai visto. 
dovremmo conservare quella fede pura e cieca che hanno i bambini. loro sanno sempre che c'è qualcosa di più buono che li aiuterà, che farà loro dei regali. 
e poi, in che modo è fatto l'amore? qual'è la sua forma? 
voglio dire: come fai a capire che c'è se non sai com'è fatto, se non si manifesta? una cosa che non è tangibile, può esistere?
tante persone hanno una fede religiosa. non hanno mai visto l'oggetto della loro fede. però ci credono lo stesso. 
con questo non intendo dire che l'amore sia una fede, ma...è proprio una di quelle cose che esistono quando ci si crede. 
è magia
è assioma
è fede
e tutto questo a cosa può servire? 
considerando teoricamente quello che abbiamo, possiamo dire che tutte queste cose aiutano a vivere. la magia(se esistesse), gli assiomi e la fede, risolvono i problemi degli uomini. sono elementi di aiuto. che rendono l'esistenza piacevole. 
ma se l'amore è sofferenza, come fa a rendere la vita più piacevole?
qualche teorico della fede, ha detto che la fede è anche sofferenza. è un elemento che ci va messo dentro. niente è assoluto. niente è solo bello o solo brutto, solo buono o solo cattivo.
ying e yang. 
il principio per cui niente è assoluto. 
siamo umani, non esseri assoluti. e come sentimento umano e non assoluto, l'amore ci appartiene.
io ci credo. 
semplicemente perchè è bello crederci. mi piace che sia così. 
e voi?

martedì 26 gennaio 2010

teorie e pratiche della velata gelosia

ok. credo di essere una persona piuttosto razionale. beh, forse razionale non è la parola giusta, forse sarebbe meglio dire metodica. o probabilmente la definizione migliore sarebbe "insicura". ma mi sembra davvero una parola poco pertinente. in fondo non è così piacevole. 
tutto questo per spiegare che quello che faccio è analizzarmi continuamente e analizzare ciò che mi sta intorno. diciamo che certe cose cerco sempre di spiegarmele. 
sono dell'idea che ci sia un motivo per cui le cose accadono. ma, beninteso: non un motivo supremo che guida il mondo e le nostre vite. no. semplicemente azione e reazione; causa ed effetto. tutto qui.
di conseguenza ogni volta che mi succede qualcosa o che voglio prendere una decisione o che c'è qualcosa che mi disturba, mi chiedo "perchè?" e cerco di rispondermi.
che palle, eh?
si, lo so. ma credo che, probabilmente, se non facessi così potrei impazzire. la stabilità per me è una cosa importante. non è mai così semplice andare avanti senza perdere la testa (vedi: scapocciare) e quindi ho bisogno di aggrapparmi alle mie spiegazioni tecniche e teoriche del mondo. mi serve.
detto questo, ecco cosa succede. 
io non mi reputo una donna possessiva, ma gelosa si. devo ammetterlo. adesso, io ho sempre pensato che la gelosia sia una brutta malattia da evitare, se possibile. anche perchè può diventare sul serio ossessione e creare dei problemi seri. 
ma in questo caso il problema si verifica lo stesso. anche se la gelosia è solo un filino e ci si impegna nella fiducia e nell'allontanamento di pensieri che potrebbero essere dannosi.
voglio dire: ci sono cose a cui mi impongo di non pensare, perchè se lo facessi rischierei l'infarto ogni ora, in determinate situazioni. 
infine, ho ancora un'altra premessa da fare: conosco le donne. per quanto possa sembrare o credere di essere un esemplare umano femminile fuori dai consueti schemi, ho sempre gli ormoni a testimoniarmi la mia identità. ormoni che hanno chiaro il loro modo di essere. almeno loro. 
perciò, a ridosso di questo, ho la possibilità di fare alcune osservazioni.
c'è una categoria di donne chiamata "ex". e ci rientriamo tutte. più o meno. quindi mi ci metto anche io. 
antropologicamente parlando, posso quindi certamente esprimermi su certi comportamenti che rendono una "ex" detestabile e schifabile. 
per quanto mi riguarda, e per quanto riguarda quello che io ho sempre cercato di fare, le "ex" dovrebbero sparire nel momento stesso in cui diventano tali.
esempio: x e y stanno insieme. in un'ipotetica realtà dove x è l'uomo e y è la donna, può succedere che x e y vivano una bella storia, ma poi la storia degeneri, degeneri e degeneri, tanto da portare x e y a lasciarsi. 
in questo caso y diverrà "ex" di x. (che detto così suona pure un po' cacofonico, ma non è questo l'importante).
teoria n°1: y sparisce. anche perchè abbiamo una certa dignità a dobbiamo rifarci una vita, non creare bave di lumaca dietro quello che non ci appartiene più. è ovvio, può essere difficile, ma tutti possono riuscirci. a mio avviso.

dopo tali fatti, ecco cosa può accadere: x trova z e si mette con z. x e z sono una nuova coppia. felice. va beh dai, non esplodiamo in fuochi d'artificio. diciamo una coppia che ha trovata la meritata (e neanche poi così salda, ma c'è.) stabilità. d'accordo? 
teoria n°2: y non dovrebbe intervenire a rompere i coglioni dato che ormai è acqua passata.
certo, per una donna non è mai facile accettare di non essere più la prima per un uomo, anche se è finita. ma, per mio modesto parere, almeno dovrebbe provarci. (io ci sono riuscita e assicuro a tutti che è possibile)

d'accordo.
purtroppo la mia teoria non è sempre applicabile, anzi, quasi mai.
avviene dunque la nuova situazione: x e z stanno insieme e y rompe il cazzo. 
e questo può accadere in qualsiasi modo, anche velatamente. ma z se ne accorgerà sempre. perchè y e z sono due donne e quindi riconoscono i comportamente l'una dell'altra. 
e per quanto x dica e ridica che a y non gliene frega più un cazzo, io sostengo un assioma: y si fa sentire, ovvero: y è in qualche modo, che in questa sede non voglio indagare (altrimenti subentrerebbe la sopracitata morte da infarto), ancora interessata a x. 
quindi, ecco quello che io chiedo: in un ipotetico problema in cui io fossi z e y avesse piuttosto rotto il cazzo, velatamente, ma l'avesse comunque rotto...come sarebbe possibile non pensare a compiere un omicidio?
attendo una risposta. 

*d'accordo, forse non sarei mai capace di compiere un omicidio. ma ci sono elementi che mi portano all'esasperazione. possibile che una debba essere costretta a pisciare intorno per delimitare il proprio territorio? non siamo animali! e io sono contrariata.

venerdì 22 gennaio 2010

idiota.

 ci sono un sacco di persone che ti dicono
"sei sicuro?"
"pensa bene a quello che fai, mi raccomando"
"sta attento che potresti pentirtene"
beh, io tutte queste persone le odio. perchè prima o poi finiscono per aver ragione. 
ora, tu cerchi di vivere la tua vita coerentemente dicendoti che tutte le scelte che fai, le hai fatte perchè in quel momento ne eri convinto e ci credevi. 
ok. questa è la filosofia delle persone che non vogliono avere rimpianti. io sono una di queste. che poi, ovviamente, si incazza nel momento in cui si trova a dirsi "forse non avrei dovuto farlo."
in conseguenza a questa affermazione, diventa facile pensare che chi la dice sia qualcuno che getta facilmente la spugna.
ecco, nel mio caso questo è assolutamente sbagliato. 
perchè, in realtà, io non ci arrivo mai a dire una cosa del genere. a meno che non succeda un fatto. quel fatto che ti porta darti dell'idiota quando ti guardi allo specchio.
eh, lo so. è dura. 
dal momento in cui ho deciso che potrei darmi dell'idiota guardandomi allo specchio, ho semplicemente evitato di farlo. quindi sono ancora in tempo per ricredermi.
il "fatto" che mi ha portato a desiderare di schiaffeggiarmi è questo: ho scoperto di aver intrapreso un cammino che non fa altro che complicarmi la vita, complicarmi le cose, complicarmi i procedimenti, complicarmi le idee, complicarmi i pensieri.
TUTTO è più complicato. 
io ho deciso di scrivere un romanzo.
e grazialcielo, c'è qualcuno che mi aiuta
d'accordo. fin qui tutto bene.
il problema è che il soggetto del mio romanzo è molto complicato ( "se ci fosse stato un jackpot nella presentazione dei romanzi, il tuo, alla prima lezione, si sarebbe trovato nei livelli più bassi" -ottimo-)
e il modo in cui io ho deciso di strutturare la forma è complicato ancora di più ("vedi, la prima volta che ci hai mandato quello che avevi scritto non aveva quasi niente di valido. adesso quello che non quadra è la narrazione in prima persona" -perfetto, io avevo proprio deciso di scrivere TUTTO il romanzo in prima persona-)
in realtà, sembra che alla fine quello che ho pensato sia molto originale (-almeno quello-) e che quindi è per questo che sia difficile procedere.
poi si è arrivati ad una svolta decisiva ("la terza persona è perfetta. il racconto che hai scritto è bellissimo, io non ne cambierei una virgola..." - *_*- "...tranne le ultime due righe" - U_U -).
ma proprio in quel momento ho capito che tutti i miei sogni di gloria erano andati in fumo ("devi decidere come procedere però, perchè la prima persona che hai usato non è credibile" "lo so, ma poi che faccio, giro tutto in terza persona? a me sembra proprio una cagata" -questo l'ho detto sul serio-)
il consiglio finale è stato che, probabilmente, dovrei ricominciare tutto daccapo con la forma giusta ("che poi esistono anche più versioni di un romanzo, magari ne scrivi una come ti riesce più facile, poi fai sempre in tempo a cambiarla" -si, e poi passo direttamente al suicidio-).
ricominciare daccapo per la terza volta. mioddio.
....
bene. ci sono diverse probabiltià che potrei schiaffeggiarmi domani mattina. da sola. davanti allo specchio. 

questo perchè non ho nessuna intenzione di mollare.

idiota.

mercoledì 20 gennaio 2010

l'ottimismo è il profumo della vita

ecco in che cosa mi imbatto mentre studio:
"...il primo obiettivo da raggiungere, nel Paese, è migliorare e innalzare notevolmente i livelli di competitività con l'estero. E' necessario intervenire ed investire sui fattori chiave dello sviluppo, come l'istruzione, le infrastrutture, liberare le risorse per la ricerca e stimolare la propensione all'innovazione, creare, quindi, le condizioni affinchè convenga investire nel nostro Paese.
Non solo le aziende devono impegnarsi per intervenire in questo senso. Anche la politica stessa deve contribuire, risanando il bilancio, non però attraverso un inasprimento fiscale che non aiuta il Paese a "decollare", ma anzi lo frena, bensì riducendo i costi burocratici e amministrativi, e soprattutto dando incentivi sempre maggiori all'iniziativa imprenditoriale giovanile. "
FONTE: Universo Pubblicità. A cura di: Giampiero Gamaleri. 2007


a quanto pare sono cambiate molte cose!

adesso, potrei fare un discorso lungo diecimila pagine. ma forse basterebbe quello che ho sottolineato.
io comunque, dico una cosa sola: SE, VABBE'. VIVA L'UTOPIA.
poi ti chiedono perchè te ne vuoi andare dall'Italia. mah.

martedì 12 gennaio 2010

un buon inizio...?


Il difficile è sempre cominciare. quando si cerca un inizio non si sa mai da che parte andare. dopo aver cominciato non si riesce mai a finire. il più delle volte. dunque. gennaio mi sembra un mese ottimo per iniziare. il 12 del mese una data giusta. il martedì un giorno ideale. inizio dell'anno, inizio del mese, inizio della settimana. ci avevo già provato con un blog, non è la prima volta. ok...non è che ci abbia provato materialmente con un blog nel senso di volerci instaurare un rapporto sessuale. non sono quel tipo di persona. ancora. chè nella vita non si può mai sapere che cosa può succedere. ho chiuso le mie prime esperienze con insuccesso e indignazione. adesso ricomincio con tutte le buone intenzioni del mondo. non è ancora troppo tardi per fare i miei buoni propositi per il nuovo anno. felice nascita a me :)