"io scrivo": una di quelle frasi piccole che si portano dietro troppo. io scrivo perchè ne ho bisogno. sono grafomane, non posso farne a meno. come la droga. una di quelle cose che se non ce l'hai vai in crisi.

sabato 27 marzo 2010

una pizza a cena.

oggi è 27 marzo.
sono le 15 e 15.
tra 3/4 d'ora devo presentarmi ai seggi elettorali per prendere parte agli inizi delle operazioni di scrutinio.
stanotte ho dormito 4 ore e prima di andare a letto mi hanno rovesciato addosso la MIA bottiglia di Corona. con dentro il limone. la desideravo da un mese. e per berne una ne ho dovute comprare due.
ho sonno, ma non posso dormire perchè mia mamma tiene a palla una musica ignobile. dire che la sua musica è ignobile è pressochè un eufemismo. perchè è molto, molto peggio di così. non credo esistano aggettivi adatti a definirla.
stamattina ho speso un sacco di soldi non per me.  ma proprio un sacco. ma tanti tanti però.
per averli ho dovuto prelevarli dal mio libretto postale. quindi alle 8 e mezza ero in posta. col numeretto in mano e i computer degli uffici che non funzionavano. e tanti vecchietti lamentosi e impazienti intorno a me. mentre, dentro di me, silenziosamente, tiravo giù tutti i santi del paradiso.
no. a voce alta non lo faccio: sono una ragazza io.
tra l'altro, smadonnavo senza aver fatto colazione. motivo ulteriore perchè mi sia concesso di smadonnare.
a pranzo, ho mangiato un minestrone di merda. perchè dentro c'era il sedano. e io il sedano non lo digerisco. e dopo 24 anni che abitiamo insieme, mia mamma non l'ha ancora capito. e si offende quando le dico, con molto garbo (giuro: molto, moltissimo garbo. sorrido addirittura. con la bocca verde e piena di minestrone.) che mi fa schifo il minestrone con dentro il (-neanche questo le dico- merdosissimo) sedano.
che, tra le altre cose, già si ripropone. si, lo so, potete anche schifarvi. ma vi assicuro che per me nn è per niente semplice. e comunque non lo do a vedere. sono pur sempre una ragazza.
stasera farò nottata e non so quando andrò a letto. questo vuol dire che potrei dormire un numero indefinito di ore che va tra le 4 e le 2. semplicemente perchè domattina devo svegliarmi alle fottutissime 7. e restare ai seggi fino alle 22. (si, le dieci di sera) e in più stanotte cambia l'orario.
stanotte cambia l'orario. non che la cosa non mi renda felice: intendiamoci. questo è sinonimo dell'arrivo dell'estate. e del caldo. grazieddio. ma adesso non ditemi che il detto "le disgrazie non vengono mai sole" è solo un detto. perchè io sono l'esempio vivente del fatto che non lo sia.
c'è un'altra cosa che mi turba particolarmente: l'astinenza sessuale. ma di questo non starò qui a parlarvene. insomma: ci sono cose di cui una ragazza non dovrebbe parlare!
l'ultima lezione al corso di scrittura, il posto dove sto portando il mio progetto per il mio libro, è stata un macello. ma un macello nel senso degli animali che vengono presi e macellati. così. però su di me.
a quanto pare i miei personaggi sono troppo superficiali. la cosa mi deprime alquanto.
ma per fortuna, almeno, i miei insegnanti hanno avuto il sacrosanto criterio, questa volta, di dirmi di preciso COSA non andava, invece di essere, come al solito, fottutamente criptici.
ho una montagna di calzini e mutande da piegare. e da infilare nei cassetti. e da dividere.
e non so nemmeno se stasera potrò indossare quello che avevo previsto di indossare. semplicemente perchè mia madre non da il tempo ai vestiti di essere sporchi. li lava prima che loro possano parlare, o piangere, o implorare. o fare qualsiasi cosa le lasci pensare che, in fondo, dopo aver messo una felpa 5 minuti ed averla poggiata su una sedia, questo non esclude il fatto che io voglia rimetterla nell'arco della stessa giornata. i miei vestiti non ci pensano nemmeno a suicidarsi nella lavatrice, senza che io decida di ucciderli per prima.
nonostante tutto questo, non sono infelice.
quindi, dopo tutto questo, e dopo aver inserito in una frase sola una doppia negazione, me la merito una pizza a cena, che dite?

mercoledì 24 marzo 2010

Bellezza

ho concluso una cosa.
dopo gli ultimi giorni di malinconia strascicante e deambulante, ho trovato una certezza.
che non è che ti risolve la vita, però almeno aiuta. 
e poi oh, le certezze sono sempre importanti nella vita. soprattutto per una come me che ha sempre bisogno di aggrapparsi a quei pochi punti fermi. 
oggi ho deciso che la bellezza è una cosa indispensabile.
ovviamente non parlo della bellezza intesa solo come elemento fisico. che può servire. ma fino a un certo punto.
parlo della bellezza della vita e delle cose della vita. 
esempio stupido: ho passato una settimana di depressione, incazzatura, frustrazione, lamentamento eccetera eccetera. tutte cose orribili e riprovevoli.
è bastata un'ora, una sola di un giorno solo della settimana a ribaltarmi l'umore intero. 
un'ora passata a ballare, e quando sono uscita dalla palestra il mondo era migliore e la vita era meravigliosa. ma sul serio però. mi sentivo più leggera. come se fossi dimagrita di 10 kili.
mi sentivo magra e fighissima. una gnocca assurda. le modelle mi facevano un baffo.
esempio stupido numero due: una classe di bambini di nove anni. facevano un sacco di casino, urlavano, le risate, trasudavano gioia di vivere. mi veniva quasi da piangere di commozione. sono uscita da quella scuola elementare con il sorriso sulla faccia. come una specie di coperta calda e morbida che sentivo addosso.
esempio stupido numero tre: il teatro. andare a vedere uno spettacolo bello e fatto per bene. con gli attori che ci mettono passione, una drammaturgia strepitosa e la cura perfetta di ogni particolare. credo che non mi sentivo così bene da troppo tempo, uscendo da un teatro. assorbire una passione simile è impagabile.
questa è la bellezza. 
provare piacere non solo per le cose materiali, ma anche per lo spirito.
non credevo che facesse così bene. è una specie di medicina per l'anima.
che quando stai male di quel male che non è una malattia però stai male lo stesso, dovresti assumerne una dose per sentirti meglio. 
una di quelle medicine che non sono pericolose. e che più se ne assume e più fanno bene. 
non hanno un dosaggio, non hanno controindicazioni nè metodologia d'uso. non hanno fasce d'età sconsigliate e nemmeno posologia. 
purtroppo però, non si comprano in farmacia. 
a volte la bellezza costa un po', ma ne vale la pena. 
altre invece è gratis ed è ancora meglio.
è come respirare ottimismo, bere pace e ingoiare felicità.
per poco, certo. però è talmente intenso che, almeno per un po', ti lascia vivere bene. anzi, no: meravigliosamente.
ci sarebbe bisogno di notarle di più certe cose, di farci più caso. 
che magari passano davanti agli occhi e nessuno se ne accorge. 
credo che la bellezza sia anche ciò che ti permette di non pensare a tutti i problemi, alle difficoltà della vita e allo schifo del mondo, per un po'.
è quando hai la mente libera.
è quando ti senti onnipotente e pensi che non morirai mai.
e sei perfettamente consapevole che non è vero, però ti lasci illudere, per quel momento. per quell'ora, per quei minuti, o per quel giorno. 
la bellezza è quando dici "che bello!" poi ti viene la faccia ebete e non riesci più a dire altro. 
ecco che cos'è.


allora mi do un consiglio e mi impongo di ricordarlo: "Apple, quando pensi che il mondo faccia schifo, che tutti siano stronzi, che non arriverai mai da nessuna parte, che il tuo uomo non ti ama, che è troppo difficile, che non sopporti più la tua vita, che il mondo faccia veramente, ma veramente schifo; assumi una dose di bellezza. e se il caso è grave, fallo a intervalli regolari."


martedì 23 marzo 2010

la preghiera di Apple.

vorrei non avere mai periodi di merda. essere sempre felice, perchè è con felicità che va affrontata la vita. che è un grosso dono e va apprezzato.
vorrei non sentirmi mai inutile. perchè penso che se esisto un motivo c'è, non devo stare qui a chiedermi troppe cose. ma lavorare per rendermi migliore. 
vorrei non perdere mai la pazienza. perchè se perdo la pazienza mi arrabbio e se mi arrabbio sto male.  
vorrei non soffrire mai. perchè soffrire secondo me è una perdita di tempo. e di tempo ce ne abbiamo poco sulla terra. e bisogna sfruttarlo al meglio.
vorrei che il mio uomo fosse un po' meno uomo. perchè gli uomini sono fatti in certo modo, e per quanto possa cercare di andargli incontro, ci sono cose che non sopporterò mai. 
vorrei essere un po' meno donna. perchè così comprenderei meglio l'universo maschile. che a volte odio con tutto il mio cuore e la mia anima e ogni fibra del mio corpo. 
vorrei avere tutta la caparbietà del mondo. e non arrendermi mai davanti alle difficoltà.
vorrei avere tutta la stima in me stessa che mi serve per volermi il bene che ho bisogno di volermi. 
vorrei che niente scalfisse la mia voglia di arrivare dove voglio.
e vorrei avere il coraggio di inseguire sempre i miei sogni. 
vorrei non lamentarmi più. perchè odio la gente che si lamenta. e di conseguenza odio me stessa perchè mi lamento. e non è bello odiare sé stessi. 
vorrei avere tutto il coraggio che serve per affrontare chiunque e uscirne sempre illesa. anche se sconfitta. 
vorrei che i miei sogni si realizzassero e avere una vita tranquilla.
vorrei amare sempre e senza remore la mia mamma e il mio papà. e vorrei che non morissero mai. 
vorrei essere più stronza e più egoista.
vorrei essere la migliore donna del mondo per il mio uomo.
vorrei essere bella, bellissima. ma non come una modella, o come un'attrice. però bella che il mio uomo farebbe invidia agli altri quando mi vedono con lui. 
vorrei fare l'amore tutti i giorni. ma l'AMORE però, no il sesso. che il sesso è un'altra cosa. 
vorrei mangiare tutto quello che mi pare senza ingrassare.
vorrei avere il tempo di leggere un milione di libri e guardare un milione di film, anzi no. un miliardo di tutti e due.
vorrei avere un sacco di soldi per me (per comprare tutto quello che voglio quando mi va) e per riuscire ad aiutare la gente (che sembra una cosa che dicono le ragazze di miss italia, però lo penso per davvero).
vorrei essere una donna intelligente e simpatica. una che quando fa una battuta non sembra stupida, ma fa ridere tutti. e che non ha bisogno di sforzi per arrivare alle cose difficili e imparare le cose che servono.
vorrei avere una casa tutta mia e viverci da sola. o quasi. 
vorrei avere una macchina e i soldi per mantenerla. 
vorrei non smettere mai di ballare perchè quando ballo il mondo è migliore e la vita è meravigliosa. 
vorrei fregarmene di tutto e interessarmi di niente. vorrei fregarmene di niente e interessarmi di tutto. 
vorrei avere un cane, un gatto e tutto il tempo per accudirli. 
vorrei non sentire mai freddo. 
vorrei non essere consapevole del fatto che quello che ho è l'uomo che sognavo e che mi piacerebbe passare con lui ogni secondo della mia vita.
vorrei non avere così bisogno di tante attenzioni, nè essere così emotiva. perchè l'emotività è una maledizione. 
vorrei che lui mi spronasse sempre come ha sempre fatto, e che cercasse sempre di capire la radice dei miei problemi per farmi ragionare, come fa già.
vorrei che le persone che desidero possano diventare mie amiche, siano mie amiche.
vorrei le persone che amo tutte vicino a me.
vorrei essere quello che voglio essere.
vorrei non volere più niente.

giovedì 11 marzo 2010

ABBASSO L'AMORE

bene.
siamo arrivati al capolinea di un viaggio che ha fatto fin troppe fermate. 
ma tanto si sa che dopo il capolinea l'autobus riparte e ne fa altrettante. 
io vorrei solo esprimere il mio malcontento per quello che mi succede intorno e che interessa anche me. 
c'è gente che mi dice ancora che non è vero che gli uomini sono tutti uguali.
checcazzo.
cioè, voglio dire, senza alcuna offesa per il genere maschile che io non riesco a smettere di amare. 
insomma, sono anche una sostenitrice del fatto che pure le donne facciano parte di una categoria che ha sempre lo stesso stampo, di base. 
però dai, non venite qui a farmi il sorriso e a dirmi "maddai, adesso lo pensi che gli uomini siano tutti uguali, perchè sei giovane. poi te ne accorgerai che non è così."
no.
no no e poi no.
è da quando ho sedici anni che mi ripetono sempre la stessa frase.
basta.
non è più il caso di cercare di usare questi incoraggiamenti da quattro soldi. 
se gli uomini sono fatti in un certo modo, è il caso che l'umanità femminile lo ammetta e se ne renda conto. 
gli uomini sono stronzi.
tutti.
anche il mio fidanzato (me ne rendo conto di più perchè ci sto più a contatto), anche il mio migliore amico (che il cielo solo sa quanto amo) e anche il mio babbo (che è mio babbo e la cosa non ha bisogno di altre spiegazioni).
gli uomini sono stronzi.
e stupidi.
lo dicono anche i miei insegnanti del corso. che sono uomini anche loro.
"un uomo intelligente in un racconto non funziona...perchè questa non è la verità."
ora non arrabbiatevi e non sgambettate omìni miei. accettate le critiche costruttive.
che costruttive non saranno mai, perchè tanto non cambierà niente. non è che io ci spero, sia ben chiaro questo.
sento delle cose in questi giorni, che altro che Blade Runner. altro che: voi umani non potreste neanche immaginare.
peggio.
e vi assicuro. 
e non le ripeto perchè sono lunghe e perchè ripeterle mi scombussola ulteriormente.
però sono stanca.
stanca di dovervi sopportare sempre. stanca di dover dire "è un uomo. è fatto così."
e perchè gli uomini non ci sopportano mai, non dicono mai "è una donna. è fatta così."?
perchè dobbiamo essere sempre noi ad abbozzare e a fare un sospiro come per dire "va beh, porta pazienza."?
io la perdo la pazienza.
spesso ultimamente.
perchè non è giusto santoddio.
perchè se dobbiamo darci una regolata, diamocela insieme.
perchè l'egoismo estremo praticato in questo modo mi ha fatto cadere le tette. in mancanza delle palle.
perchè il fatto che voi non vi rendiate conto di certe cose, mi fa IMPAZZIRE.
allora io dico: non sarebbe tanto bello, certe volte, dimenticarsi di tutto e fare finta che
a-il rapporto di coppia non esiste (ma non esiste in generale, eh)
b-siamo tutti animali
c-la chiarezza è la prima cosa
io lo so che chiedo troppo. 
ma facciamo una cosa bella: amiamoci.
basta. volemose bene come direbbero qui da me. a Roma.
e diamoci affetto e basta, senza farci trecento milioni di pippe mentali.
perchè devo essere solo io a gettare via a secchi i miei sentimenti e in modo gratuito anche, mentre continuo a sentire titubanze, stress, perplessità, preoccupazioni, dubbi e blablablablablabla??
perchè nonostante le mie titubanze, dubbi, perplessità, preoccupazioni, stress, e blablablabla io continuo sempre e comunque ad amare alla base di tutto?
io sono stanca. spossata.
perchè se davvero deve essere così, allora ABBASSO L'AMORE.
io ne ho gettato a SECCHI.
aboliamolo.
perchè tanto a che serve?