da quando ho cominciato ad entrare un po' di più nella routine lavorativa, la mia settimana (o le mie settimane) hanno assunto una piega molto simile le une alle altre.
certo, è chiaro che ogni giorno c'è una cosa nuova (ultimamente, sarebbe più appropriato dire che ogni giorno ce n'è una, ma questa è un'altra storia), solo che i giorni si succedono un po' tutti in un modo simile, quanto a scansione del tempo.
certo, è chiaro che ogni giorno c'è una cosa nuova (ultimamente, sarebbe più appropriato dire che ogni giorno ce n'è una, ma questa è un'altra storia), solo che i giorni si succedono un po' tutti in un modo simile, quanto a scansione del tempo.
ed ecco cosa succede.
Lunedì:
ore 6:45. sveglia, con conseguente ricerca del proprio io (che, probabilmente, è andato a perdersi in chissà quale meandro della notte)
ore 6:50. emersione dal piumone mentre spuntano due lacrime di dolore.
ore 6:52. non capacitarsi che il week end sia già finito.
ore 6:53. pensare con rabbia che il week end è troppo corto.
ore 6:55. sosta di fronte all'armadio aperto in stato catatonico, cercando di capire cosa indossare per la giornata.
ore 7:00. rendersi conto che il tempo è troppo poco per stare lì a tergiversare.
ore 7:01. rimpiangere il fatto di non aver deciso ieri sera cosa indossare oggi.
ore 7:02. cospargersi di colla ed entrare nell'armadio, uscendone con ciò che ti resta attaccato addosso (per fortuna la mia maniacalità ha fatto sì che sistemassi tutti i vestiti -o quasi- in ordine cromatico)
ore 7:03. apertura dell'acqua della doccia e disgregazione della "madonna di Loreto" (tutti gli anelli, braccialetti e braccialettini che ho su mani e polsi).
ore 7:05. tuffo sotto la doccia. di solito il lunedì è il giorno dello shampoo. di solito quando mi faccio lo shampoo mi va il sapone negli occhi. di solito quando mi va il sapone negli occhi, bestemmio.
ore 7:15 uscire dalla doccia fradicia e andare a recuperare l'accappatoio messo a scaldare sul termosifone, per non avere freddo quando esco dalla doccia.
lo so.
asciugatura della doccia.
vestirsi.
denti.
preparare il pranzo per la giornata (che se non è pronto dalla sera prima si riduce a una carota, un finocchio e una scatoletta o due vasetti di yogurt).
ore 7:40. ecco. ora arriva la prima (e forse maggiore) fatica erculea della giornata.
perché voi credete che sia difficile tirarsi su dal letto.
ma non sapete quanto è difficile SVEGLIARE IL MIO COMPAGNO.
ore 7:45 asciugatura capelli.
ore 7:55/58. intimare a Daniele di sbrigarsi mentre si mettono le ultime cose nella borsa, senza dimenticarsi gli occhiali. (MAI dimenticare gli occhiali. MAI).
ore 8:00 indossare il cappotto.
ore 8:10 circa. partire per andare a lavoro.
ore 8:40. inizio effettivo della giornata lavorativa.
piani di sala.
telefonate.
controllo copioni.
telefonate.
controllo agenda.
telefonate.
copie dei copioni.
telefonate.
bestemmie.
telefonate.
ore 12:00 pausa. (stocazzo. ovvero: non faccio pausa quasi mai perché ci sono sempre altri 1000 cazzi a cui stare dietro e, guardacaso, proprio nella mia ora di pausa.)
ore 13:30. fine della pausa. e conto alla rovescia per l'uscita dall'ufficio.
ore 6:45. sveglia, con conseguente ricerca del proprio io (che, probabilmente, è andato a perdersi in chissà quale meandro della notte)
ore 6:50. emersione dal piumone mentre spuntano due lacrime di dolore.
ore 6:52. non capacitarsi che il week end sia già finito.
ore 6:53. pensare con rabbia che il week end è troppo corto.
ore 6:55. sosta di fronte all'armadio aperto in stato catatonico, cercando di capire cosa indossare per la giornata.
ore 7:00. rendersi conto che il tempo è troppo poco per stare lì a tergiversare.
ore 7:01. rimpiangere il fatto di non aver deciso ieri sera cosa indossare oggi.
ore 7:02. cospargersi di colla ed entrare nell'armadio, uscendone con ciò che ti resta attaccato addosso (per fortuna la mia maniacalità ha fatto sì che sistemassi tutti i vestiti -o quasi- in ordine cromatico)
ore 7:03. apertura dell'acqua della doccia e disgregazione della "madonna di Loreto" (tutti gli anelli, braccialetti e braccialettini che ho su mani e polsi).
ore 7:05. tuffo sotto la doccia. di solito il lunedì è il giorno dello shampoo. di solito quando mi faccio lo shampoo mi va il sapone negli occhi. di solito quando mi va il sapone negli occhi, bestemmio.
ore 7:15 uscire dalla doccia fradicia e andare a recuperare l'accappatoio messo a scaldare sul termosifone, per non avere freddo quando esco dalla doccia.
lo so.
asciugatura della doccia.
vestirsi.
denti.
preparare il pranzo per la giornata (che se non è pronto dalla sera prima si riduce a una carota, un finocchio e una scatoletta o due vasetti di yogurt).
ore 7:40. ecco. ora arriva la prima (e forse maggiore) fatica erculea della giornata.
perché voi credete che sia difficile tirarsi su dal letto.
ma non sapete quanto è difficile SVEGLIARE IL MIO COMPAGNO.
ore 7:45 asciugatura capelli.
ore 7:55/58. intimare a Daniele di sbrigarsi mentre si mettono le ultime cose nella borsa, senza dimenticarsi gli occhiali. (MAI dimenticare gli occhiali. MAI).
ore 8:00 indossare il cappotto.
ore 8:10 circa. partire per andare a lavoro.
ore 8:40. inizio effettivo della giornata lavorativa.
piani di sala.
telefonate.
controllo copioni.
telefonate.
controllo agenda.
telefonate.
copie dei copioni.
telefonate.
bestemmie.
telefonate.
ore 12:00 pausa. (stocazzo. ovvero: non faccio pausa quasi mai perché ci sono sempre altri 1000 cazzi a cui stare dietro e, guardacaso, proprio nella mia ora di pausa.)
ore 13:30. fine della pausa. e conto alla rovescia per l'uscita dall'ufficio.
che se è alle 17:30 mi fa fare questa faccia ->
e se è alle 19:30 mi fa fare quest'altra faccia
dalle 13:30 alle 17:30 o alle 19:30 si ripete il lavoro:
turni
telefonate
copioni
telefonate
bestemmie
telefonate
agenda
telefonate
recupero degli attori dispersi
telefonate
delucidazioni sui dubbi dei direttori
bestemmie
telefonate
altre bestemmie.
ore 17:30 o 19:30 ritorno a casa. sosta dai miei. preparazione cena
ore 20:45 a prendere il mio compagno
ore 21:30 cena
ore 22:00 morte nel letto a vedere -di solito- qualche puntata di qualche telefilm
ore 23:00 crollo totale nel sonno.
continua...
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